Il Percorso dei Principi
"L'essere umano è sempre un pellegrino nella vita e nella storia. E' un viandante assetato di nuovi orizzonti, affamato di Bellezza e Pace, indagatore di Verità, desideroso di Amore, cercatore di Infinito."
Mons. Mario Russotto
Mettersi in viaggio tra le colline sinuose del territorio nisseno, tappezzate di campi di grano, vigneti, uliveti, vuol dire imbattersi in castelli medievali arroccati, deliziosi borghi rurali, masserie dalle architetture imponenti, ruderi maestosi di impianti minerari abbandonati e paesi dal fascino antico e nobile, capaci di narrare la storia inaspettata di una Sicilia autentica, ricca di arte, cultura, tradizioni.
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Sono i paesi di una sorta di museo diffuso, il Percorso dei Principi, fondati nel cuore del nostro territorio tra la seconda metà del XVI secolo e la prima metà del XVIII, in virtù della licentia populandi concessa dal sovrano e dai viceré di Sicilia ai signori proprietari dei feudi.
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Il privilegio fu accordato dal governo spagnolo per fronteggiare il processo di urbanizzazione e il conseguente abbandono repentino e di massa delle campagne, che era avvenuto in quei decenni impoverendo la produzione di quel prezioso lembo di Sicilia considerato il granaio del Mediterraneo.
I Signori fondatori edificarono in ogni nuovo insediamento il Palazzo Signorile e la Chiesa Madre, alla quale donarono vasi sacri d’oro e d’argento, suppellettili per il culto, immagini sacre e altre preziose opere d’arte commissionate ad artisti che operavano a Palermo, dove i principi avevano il loro palazzo e la loro residenza. “Fu come una dote sponsale data alla nuova comunità. La chiesa, come una sposa novella, segno unificante di quella comunità, appariva come una sposa bella, ornata dei gioielli della dote. In alcuni casi i principi ottennero per la nuova chiesa le reliquie di un santo” (Padre Speciale).
Il Museo Diocesano di Caltanissetta, nelle cui sale alcune di queste opere d’arte sono oggi custodite, ha in animo di ripercorrere le orme di queste nuove fondazioni, confinando la sua ricerca sui centri che ricadono nel territorio della Diocesi, con la volontà di indagare, far conoscere e valorizzare il patrimonio di conoscenze che gli storici locali con impegno e passione hanno restituito alle comunità con il loro lavoro di ricerca.
Quelle che vi proponiamo sono le tappe di un percorso, tappe in senso reale perché lo scopo è anche quello di generare suggestioni che stimolino il desiderio di visitare quei più o meno piccoli centri, così prossimi e al tempo stesso poco conosciuti. Brevi viaggi alla ricerca dei segni e delle testimonianze nell’arte, nella cultura, nell’artigianato e in un patrimonio immateriale profondamente radicato nella vita collettiva, che oggi si offre ai viaggiatori come un’esperienza umanizzante di contemplazione, riflessione e profondità, una sosta feconda di respiro spirituale e culturale.
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I 13 paesi del Percorso dei Principi sono: Acquaviva Platani, Bompensiere, Campofranco, Delia, Marianopoli, Montedoro, Resuttano, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sommatino, Vallelunga, Villalba.
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Con le loro grandiose chiese madri, ricche di pregiate opere d’arte, le cappelle votive, i palazzi nobiliari e i piccoli ma curiosi musei demoetnoantropologici, questi paesi mostrano la storia agricola e mineraria delle comunità che hanno popolato questa porzione di Sicilia negli ultimi cinque secoli.